Kamikaze napoletano

scritto e interpretato da Arcangelo Iannace
regia Francesco Frangipane

Un Kamikaze napoletano di nome Rosario. Pronto ad andare. Ma dove?
“vado… ma perché vado…vado perché se non vado, io non so più dove andare…allora è meglio che vado…”. Andare a morire per sentirsi vivo. È questa la condizione di un uomo pronto per il suo ultimo viaggio. Un uomo qualunque che non è mai riuscito a dare un senso alla sua vita e che è alla disperata ricerca di ”…un motivo più grande…”. Un uomo disperato che fugge da un mondo bigotto dove “…c’è troppa approssimazione..troppo qualunquismo…”
Un uomo solo che traccia le tappe della sua vita attraverso un percorso dritto alla morte.
Tappe di una vita comune, tipiche di una comune famiglia cattolica di una comune provincia meridionale. Ma con un incontro fondamentale. “…Adib/Mario m’ha cambiato la vita a me…o forse m’ha cambiato la morte!?…” Un altro uomo, un’altra cultura, un altro mondo, che lo aiuterà a trovare quel motivo più grande per concludere da eroe la sua anonima vita.
È questa la tragicomica esistenza di Rosario, il piccolo kamikaze napoletano che pensa di aver trovato finalmente la sua salvezza nel martirio, forse.

Note di regia

Partendo dalle singola esperienza di un uomo qualunque, abbiamo voluto raccontare la storia di quanti passano la propria esistenza senza riuscire a dire quello che veramente vorrebbero dire, di quanti non riescono a fare quello che veramente vorrebbero fare. Uomini schiacciati dal peso delle proprie abitudini, dall’opprimente educazione familiare, dal qualunquismo di un pensiero comune, dall’atavico senso di colpa, che, pur avendone una vaga consapevolezza, preferiscono vivere il vittimismo della propria esistenza piuttosto che assumersi la responsabilità del cambiamento.

Francesco Frangipane

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Ph. Federica Di Benedetto