Love

ArTè Stabile di Innovazione

Con il Patrocinio di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Ministero della Gioventù

LOVE

un racconto di Susanna Tamaro
drammaturgia e regia Emanuela Giordano
musiche originali Fiore Benigni

con Mascia Musy

un progetto di Emanuela Giordano e Mascia Musy

LOCANDINA_Love_okVenduta come un pollo da batteria ad un’organizzazione di sfruttatori, messa sulla strada a procacciarsi denaro, Vesna è ancora una bambina quando, un giorno, incontra per caso un uomo che le sorride, le da fiducia, la ospita a casa sua, la lava, la veste, la nutre. E’ l’uomo dell’amore, un amore che lei non ha mai avuto, un amore che lei accetta come un dono quasi sovrannaturale. Poi torna per strada in attesa che l’uomo dell’amore torni ma lui non si vede più. Vesna scoprirà allora di essere stata, ancora una volta, truffata dalla vita.
Un evento imprevedibile è destinato a segnare la sua fragile esistenza

. “Venticinque anni fa, andando a lavorare, passavo sempre in bicicletta per Ponte Sisto, a Roma. Lì c’era una ragazzina zingara che chiedeva l’elemosina e mi colpì il suo sguardo di sconfinata tristezza”. A distanza di anni Susanna Tamaro ricorda così l’incontro da cui nacque l’idea di Love, uno dei racconti di Per Voce Sola, uscito nel 1991. Protagonista un’adolescente rom alle prese con un destino che si subisce e che non si sceglie. Oggi quel testo diventa una favola teatrale. Anzi “una ballata epica – come spiega la regista – dedicata all’infanzia meno amata, quella di cui ogni giorno diffidiamo e con cui non sappiamo fare i conti. E’ l’infanzia dei bambini rom, al centro di polemiche, dibattiti e leggi che non ci hanno aiutato a capire realmente la tragedia di un destino anomalo”.

E’ raro che un’attrice si sperimenti e si offra nell’esperienza affabulatoria, senza quarta parete, senza finzioni, senza un personaggio con cui difendere la propria segreta personalità. Qui Mascia Musy, nel 2008 Premio Ubu e Premio Eti Olimpici del Teatro come migliore attrice protagonista, affronta con coraggio, poesia e attiva adesione al progetto quello che ci auguriamo diventi uno spettacolo da ricordare.

Emanuela Giordano