L’uomo dal fiore in bocca

di Luigi Pirandello

con Lucrezia Lante della Rovere

adattamento e regia Francesco Zecca
musiche Diego Buongiorno
disegno Luci Alberto Tizzone
props Arti Plastiche di Riccardo Morucci
aiuto regia Rebecca Righetti

produzione Argot Produzioni e Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro

Basta scambiarsi un bacio per sentire lo stesso gusto della vita?
Basta avvicinare le labbra al proprio amore per sentirne il sapore?
Basta sciacquarsi la bocca con il presente per non sentire più il sapore persistente
del passato?
La vita è ingorda, non ti lascia che i resti da assaporare ci sono ricordi il cui gusto
rimane tutta la vita e non c’è spazio per altro.
Solo per l’immaginazione.
E a Lei, la Donna Vestita di Nero,
la moglie dell’Uomo dal Fiore in Bocca
è l’unica cosa che è rimasta “attaccarsi cosi, con l’immaginazione alla vita”
I suoi occhi così dentro e così attaccati a lui, da non volerlo far andare via. Non ancora.

Noi Abbiamo dato voce a quella donna muta e dolorante, quella Donna Vestita di
Nero che Pirandello ci ha fatto intravedere solo dietro a quel cantone.