MOLLY B.

con Iaia Forte
regia Carlo Cecchi
Testo tratto dall’Ulisse di James Joyce
traduzione Ruggero Guarini

una produzione Argot Produzioni

in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro

“Di Molly mi piace il rapporto con il corpo. È un’esplosione di lava, di calore, di suoni, di odori. Diventa sublime anche attraverso la coscienza fisiologica. Molly per me è un ventre in solitudine, un rimuginare su amplessi, un grido alla vita, un accumulo di onde, un mistero di abbandono, una rivendicazione del valore della carne. È un concentrato di ricordi, di voglie, di scenari.” “Il suono napoletano è un dialetto scandito con cura, e quando m’avvicino alla conciliazione, all’oblio, il linguaggio si stringe e diventa più musicato, acquista una dimensione soprattutto emotiva, direi sensoriale. Io do voce ad un ciclo ininterrotto di stati d’animo che si connettono via via a prestazioni sessuali con l’amante, al primo amore, a fantasie d’un rapporto con un giovane, a barlumi riguardanti marinai e zingari; ma ci sono pure osservazioni materne su di un seno, il dolore per il figlio morto, i pensieri sulla superstizione, il fascino per la natura, e ferite, e sentimenti …”

Iaia Forte