Tempesta

da William Shakespeare

regia Maurizio Panici

con Luigi Diberti, Maurizio Panici, Pier Giorgio Bellocchio, Matteo Quinzi, Claudia Gusmano, Veronica Franzosi, Andrea StandardiAntonio Randazzo

musiche Giovanni Di Giandomenico

costumi Anna Coluccia

scenografia Francesco Ghisu

light designer Giuseppe Filipponio

aiuto regia Maria Stella Taccone

con la collaborazione di Alessandro Carbonara

L’ultimo grande testo di William Shakespeare, per molti un testamento, ma anche l’inizio di una nuova era. Oggi più che mai il sapere determina il controllo su tutto quello che si muove. Prospero ha il potere della conoscenza, è l’uomo che dà un nome alle cose, le fa esistere o le nega, è artefice della percezione di una realtà che continuamente ci sfugge e che ha bisogno di essere letta e decifrata.

“Ho lavorato due anni sulla riduzione di questo testo, concentrandomi sulla parola, una parola che diventa strumento di riscatto di un naufragio che è atto necessario per una possibile rinascita, dove la tempesta è lo specchio di una situazione prepotentemente attuale: duchi e mozzi, signori e poveracci convivono e s’intrecciano su uno stesso sfondo, questi ultimi espropriati dal potere della parola”.

Maurizio Panici

Ph. Manuela Giusto