Un mondo perfetto

di Sergio Pierattini

con Manuela MandracchiaPaolo Giovannucci ed Emanuele Carucci Viterbi

regia Sergio Pierattini

scene e costumi Tommaso Bordone

musiche Gwyneth Schaefer

assistente regia Eugenia Pulci

Testo vincitore nel 2008 del Premio Riccione con la seguente motivazione:

“Fedele alle sue indagini di piccole vite di famiglia, Sergio Pierattini affronta, con crudele eleganza, i problemi di una coppia che aspetta la felicità coniugale dall’adozione di un bambino straniero, battendosi con le imposizioni burocratiche ma ne idealizza la riuscita legandola alla perfezione del trenino elettrico con la stazione che hanno elaborato per lui, accolto come un giocattolo e destinato a una fuga verso l’ignoto che resterà senza uno sbocco, gonfia dell’angoscia delle storie vere”.

F. Quadri

.

Una coppia, non più giovanissima, sogna di adottare un figlio. Quando scopriamo in scena i due protagonisti il loro calvario di attese e delusioni sembra essere definitivamente concluso. L’arrivo del figlio è in realtà l’inizio di un percorso di difficoltà devastanti che fin dall’inizio del secondo quadro si rivelano insuperabili. I due protagonisti scoprono in rapida successione quanto sia “impossibile” amare l’oggetto dei loro sogni. Le difficoltà non stanno nella personalità pur complessa del ragazzo, ma nella stessa natura dei due protagonisti. Nell’essenza di quell’universo a due, grigio, ma anche autosufficiente e appagante, che contraddistingue la loro unione.

Il testo affronta il tema, attuale e complesso dell’adozione o delle false vocazioni, di sogni che una volta svelatisi mostrano la faccia della sconfitta e del disinganno.

Ph. Manuela Giusto