QUESTA È CASA MIA
testo, regia e interprete Alessandro Blasioli
supervisione artistica Giancarlo Fares
luci Fausto Tinelli
scenografia Alessandro Blasioli e Andrea Corvo
Vincitore Young Theatre Contest – Arezzo Crowd Festival 2019
Vincitore Premio della Critica 2018 – Palio Ermo Colle
Vincitore Premio Italia dei Visionari – Festival Le Città Visibili 2018
Vincitore Premio del Pubblico – Festival di Resistenza Istituto Cervi 2018
Vincitore Premio della Giuria – Festival CastellinAria 2018
Vincitore Miglior Spettacolo, Miglior Regia, Miglior Interprete e Premio Giuria Popolare – Premio Calandra 2018
Vincitore Miglior Interprete Maschile – Premio NUOVOImaie/Festival Dominio Pubblico 2017
Questa è casa mia è il racconto della sventurata storia vissuta da una famiglia aquilana, i Solfanelli, in seguito al terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo il 6 Aprile 2009 e alla conseguente gestione del post sisma; è la storia di un’amicizia, quella tra Paolo, aquilano e figlio unico dei Solfanelli, e il suo inseparabile compagno Marco, travolta anch’essa dalla potenza della natura e dall’iniquità dell’uomo.
Il monologo, di carattere civile, è la naturale evoluzione del corto teatrale “A Vostra completa disposizione!”, vincitore di diversi premi e riconoscimenti; mediante la tecnica del Teatro di Narrazione e con solo una sedia ed una recinzione metallica per scenografia, sono raccontati con acuta ironia i momenti successivi al sisma e le scelte dello Stato per farvi fronte attraverso gli occhi del giovane aquilano: gli hotel della costa, le tendopoli ed il progetto C.A.S.E., il Movimento delle Carriole, le New Town.
Un punto di vista nuovo che avvicina il pubblico alla realtà del capoluogo abruzzese e, più in generale, alla realtà di tutti quei paesi che versano nella stessa condizione de L’Aquila, evidenti vittime dell’inefficienza della macchina statale prima ancora che della Natura, in uno dei Paesi Europei a più alto rischio sismico: ad oggi, infatti, non esiste una legge che regolamenti il come reagire a seguito di una catastrofe naturale per la gestione di sfollati, riclassificazione delle macerie e ricostruzione, e troppo spesso questa mancanza contribuisce al verificarsi di episodi di sciacallaggio, corruzione e infiltrazioni mafiose.