STUPIDA SHOW
Monologo di Stand up Comedy di Gabriele Di Luca
Con Paola Minaccioni
Regia di Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti
Musiche di Massimiliano Setti
Uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
Una produzione di Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini
per Infinito Produzioni, Argot Produzioni e Carrozzeria Orfeo
In coproduzione con La Corte Ospitale, Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival.
L’intero progetto Stupida Show! (Paola Minaccioni Special) si costruisce intorno a una domanda fondamentale: quali temi hanno il compito di indagare la comicità oggi? E quali sono gli aspetti più scomodi del nostro presente che vale davvero la pena raccontare, in grado di offrirci una nuova e diversa chiave di lettura sulla realtà. In un periodo di generale smarrimento e incertezza come quello in cui viviamo, in un tempo pieno di retorica, slogan, proclami populisti, ipocrisia, divisioni sociali, disonestà intellettuale e finzione, dove l’indagine di alcune tematiche e l’uso di un linguaggio senza filtri vengono condannati da una certa opinione pubblica perbenista, sembra davvero di vivere in un Truman Show: vengono censurate le parolacce o i così detti “cattivi pensieri” in tv, quasi a proteggere la sensibilità dei cittadini, ma, al tempo stesso, vengono esposti in prima serata corpi femminili seminudi dati in pasto a un pubblico maschile di massa. Viene condannata un’analisi onesta, seppur spesso cinica della società, ma viene esposto e strumentalizzato commercialmente il dolore. Tutto ciò ci porta a chiederci: cos’è la vera volgarità? In questo contesto, crediamo, quindi, che proprio una comicità dissacrante che voglia gettare luce sulla realtà e abbattere il muro della retorica, possa dare il suo contributo nell’indagare l’uomo e la società contemporanea, offrendoci la possibilità di metterci in discussione senza preconcetti e finti perbenismi.
“… Era Halloween e camminavo per strada in mezzo a questa massa di teste di cazzo mascherate che mi facevano versi per spaventarmi e cercavano di impressionarmi con quei costumi tutti pieni di sangue. Io li guardavo e pensavo: esseri umani… mi fate molta più paura senza maschera.”
da Stupida Show
Stupida Show, è certamente uno spettacolo per cuori coraggiosi: politica, potere, differenze di genere, violenza, maternità, sessualità, razzismo, egoismo, pornografia, famiglia, individualismo, tensioni sociali… sono solo alcuni dei temi che si intendono affrontare in questo nuovo progetto dove Paola Minaccioni ci accompagnerà nell’inconfessabile e nell’indicibile, nei nostri piccoli inferni personali per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno.
Il tutto raccontato attraverso lo sguardo di una donna in grado di trasformare le sue ferite personali e i fallimenti in una comicità travolgente, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l’amore. In Stupida Show, quindi, Paola Minaccioni non incarnerà certo il ruolo della tenera eroina, vittima di un mondo crudele, non sarà la donna da compatire, ma da temere. Si porrà a noi come l’antieroe per eccellenza svelandoci i vizi, i lati oscuri e la follia di chi nella vita sa bene cosa significa inciampare, di chi è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità e ha voglia di dircene quattro.
“La serenità? Ma andate affanculo! Certe mattine non riesco a trovare neanche un paio di mutande pulite, figuratevi l’equilibrio interiore…”
da Stupida Show
LA STAND UP COMEDY
A causa del linguaggio e dei contenuti scomodi, in Italia la stand-up comedy ha sempre faticato a trovare spazio, ma sembra che oggi stia nascendo una nuova generazione di comici e di spettatori desiderosi, al contrario, di una narrazione più onesta e senza censure. La stand up comedy, infatti, è la forma espressiva più irriverente della comicità, caratterizzata da un linguaggio rigorosamente eccessivo dove il presupposto fondamentale è la narrazione di un punto di vista alternativo e spesso dissacrante, rispetto alla realtà che ci circonda. I toni volutamente provocatori, vogliono spingere il pubblico a porsi delle domande più profonde sul proprio modo di pensare e decifrare la vita: perché la penso così? È una mia opinione ragionata o è ciò che mi sono abituato a pensare perché lo pensano tutti? In cosa credo davvero? Su cosa si fondano i miei valori? Il perbenismo, il politicamente corretto e la facile morale, nella stand up comedy sono fin da subito banditi, perché nelle premesse fondamentali di questo genere non c’è la volontà di rassicurarci o, esclusivamente, intrattenerci, ma il desiderio di aiutarci a rompere il mondo con un pugno, distruggere a suon di risate il meraviglioso ma finto set di cartone nel quale ci sentiamo imprigionati, per svelare la vera realtà dietro ad esso. La grande ambizione di Stupida Show, in fondo, è quella di trasformarci in cittadini ed esseri umani più consapevoli, aperti, pensanti. La risata, non solo come un fine, ma anche come mezzo di catarsi collettiva, accettazione dell’inaccettabile, perdono.
Insomma, questa mia amica omeopata mezza stregona mi propone di iniziare a bere dei frullati di placenta. “Ancora non lo commercializzano…” mi fa. “È una chicca che mi dà un mio amico vietnamita. Ultimo ritrovato della scienza: contiene ferro, cellule staminali e ormoni, un toccasana per l’invecchiamento. “Santo Dio, ma che schifo!” le faccio. “Ma sei scema? Non la bevo quella merda, mi tengo il culone.” “E perché?” mi fa lei… “Molti mammiferi dopo il parto si mangiano la propria placenta. Le scimmie, ad esempio, lo fanno. “E questo che cazzo vorrebbe dire? Se è per questo le scimmie si odorano anche il buco del culo a vicenda e si tolgono le zecche dalle palle tutte felici. Dovremmo farlo anche noi?”
Da Stupida Show