Giulio Cesare
di William Shakespeare
regia Maurizio Panici
con Fabio Valerio, Stocchero Davide, Denis Dalla Palma, Fabrizio Bernard, Tobia Rizzato, Riccardo Cavallin, Tobia Rizzato
produzione Argot Produzioni – Associazione Culturale Teatris
Giulio Cesare, o della congiura.
Tu quoque, Brute, fili mi?
Una delle vicende più note della nostra storia scritta dal più grande drammaturgo di tutti i tempi.
Il Giulio Cesare rappresenta la prima vera tragedia problematica di William Shakespeare, anticipatrice della trilogia più famosa e conosciuta delle grandi tragedie (Amleto, 1601), (Otello, 1604), (Macbeth, 1606) dove i veri protagonisti sono conflitti interiori, i turbamenti più profondi e i drammi non solo dell’animo umano, preda continua di emozioni e violente passioni, ma dell’universo stesso in cui tragicamente vive e opera.
Ricollocare l’operato individuale rispetto alla grande storia di Roma: l’invidia di Cassio (Davide Stocchero) , la problematicità di Bruto (Fabio Valerio), o la stessa maestosità del ruolo di Cesare (Fabrizio Bernard) sono ora elementi determinanti della situazione storica e delle scelte conseguenti che la stessa impone.
Un brusio indistinto fatto di voci, suoni e ossessioni al cuore di ognuno dei protagonisti, accompagna l’intera messa in scena eliminando così ogni contesto storicizzante, isolando le ragioni di ognuno e riconsegnando la vicenda di un gruppo di uomini travolti dalle invidie, vinti dalle certezze, contagiati dalla crudeltà e dal caos, intrisi di furore e di tensione insopportabile mai acquietata se non di fronte alla morte.