Le Città (In)_Visibili

un progetto multimedia di Tiziano Panici

D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”.

(Italo Calvino – Le città Invisibili)

Questa è una delle tante risposte che Marco Polo dà all’ultimo e al più grande imperatore dei Tartari, il Grande Khan. Durante quella che sembra essere un’eterna partita a scacchi sospesa in un tempo irreale e sterminato, il simbolo del potere, il grande Imperatore, interroga il mercante veneziano per sapere quanto vasto è il suo impero e quante sono le città che lo abitano.. ma non solo.. vuole sapere qual’è la loro consistenza e quali sono i pensieri dei loro abitanti. Nello scorrere di questo serrato dialogo, Calvino innesta un sistema simbolico e simmetrico; lucido e matematico: un sistema che conta 55 città, tutte battezzate con esotici nomi di donna e raggruppate in undici sistemi semiotici che ne raccolgono l’essenza e guidano il lettore nei vicoli della grammatica del narratore. Fare una riduzione drammaturgica di un simile percorso è impervio: ho scelto di attraversare il delicato ponte che intreccia la storia del mercante e dell’imperatore senza passare per tutte le stazioni create da Calvino. In questo percorso la musica di Giovanni di Giandomenico e di Francesco Leineri riempirà i vuoti lasciati dalle città con la musica: ragionando architetture; costruendo ponti e vallate; misurando ogni pausa come se fosse il tempo di attraversare un strada. Utilizzando registri classici e suoni elettronici cercheremo di far viaggiare i nostri ascoltatori in un insieme di possibili città tutte da immaginare.

Tiziano Panici

Le Città (In)_Visibili: progetto multimediale

un progetto a cura di Tiziano Panici

musiche ideate, composte, improvvisate ed eseguite da Giovanni di Giandomenico

e Francesco Leineri – progetto coreografico a cura di Yoris Petrillo//CIE Twain – Phisical Dance Theatre – progetto visivo a cura di Invisiblecities – Urban Multimedia Festival

Il progetto Le città Visibili – di Tiziano Panici che si avvale della collaborazione di due giovani compositori Giovanni Di Giandomenico e Francesco Leineri – nasce da un accurato lavoro sulla struttura letteraria del testo di Italo Calvino, un racconto sull’incontro tra il viaggiatore Marco Polo e l’imperatore dei Tartari il Kublai Khan. Il Grande Imperatore interroga il Mercante Veneziano per sapere quanto vasto è il suo impero e quante sono le città che lo abitano; ma non solo, vuole anche sapere qual è la loro consistenza e quali sono i pensieri dei loro abitanti.

Nel creare il racconto Calvino innesta un sistema simbolico e simmetrico, lucido e matematico che conta 55 città, tutte battezzate con esotici nomi di donna e raggruppate in undici sistemi semiotici, intervallati in modo regolare dal confronto tra il viaggiatore e il Grande Khan, che ne raccolgono l’essenza e guidano il lettore nei vicoli della grammatica del narratore.

Si cercherà attraverso il lavoro sul testo e la musica di ripercorrere la struttura matematica del libro.

L’ATLANTE DEL GRAN KHAN (VOL 1)

viaggio sonoro ne ‘Le Città Invisibili’ di Italo Calvino

Residenza creativa realizzata da Ass. 20chiavi Teatro di Ferdinando Vaselli presso i Comuni di Vignanello//Vallerano (VT) – in collaborazione con L’ORCHESTRALUNATA di Maurizio Gregori – Liceo Artistico/Multimediale MIDOSSI –  Teatro e Critica LAB

Tutor artistico: Sandro Travarelli

Nel lavoro proposto, la musica dei due compositori, Giovanni Di Giandomenico e Francesco Leineri, sarà utilizzata come strumento che traccia un percorso, uno spostamento, un attraversamento da città a città. Le architetture delle città raccontate da Marco Polo verranno restituite dunque non attraverso la vista ma attraverso il suono, per mezzo di una traduzione inter-semiotica.

Utilizzando registri classici e suoni elettronici si cercherà di far viaggiare gli spettatori in un insieme di possibili città, misurando ogni pausa narrativa come tempo necessario per attraversare una strada. Il tempo diegetico del racconto si confonde con quello extradiegetico grazie alla musica.

Attraverso il suono e la parola si cerca di offrire un’ipotesi su quello che non viene detto, sulla parte invisibile del libro che sostiene quella scritta. Alle città verranno accostati undici diversi movimenti musicali che rappresentano gli svolgimenti emotivi che il viaggiatore può aver provato nel suo percorso. Per ogni città verrà utilizzato un linguaggio diverso creato variando i parametri, le regole e la relazione tra la musica e la voce.

PERCORSO FORMATIVO

Al lavoro sulla scrittura e la composizione per lo spettacolo si affiancherà anche un percorso di formazione rivolto al territorio. Attraverso i temi trattati ne ‘Le città Invisibili’ si lavorerà sul tema del viaggio e sul senso di appartenenza. Verranno realizzati due percorsi: il primo sul Racconto e sulla Narrazione, attraverso i linguaggi multimediali e la scrittura, il secondo sulla Musica.

Il laboratorio sul Racconto e sulla Narrazione nasce da una domanda precisa: che differenza c’è il racconto di Marco Polo che vive le città e l’Imperatore Kublai Khan che le sente raccontare? Al centro dell’indagine il Linguaggio e l’importanza che ha nel trasmettere le immagini, nel creare una memoria collettiva, e quindi un senso di appartenenza ad una comunità.

Il Laboratorio di Musica sarà un lavoro di scrittura musicale collettiva un percorso di sensibilizzazione rivolto ai ragazzi dai 10 ai 18 anni di età, che ruoterà intorno al tema del viaggio. Attraverso i più eterogenei linguaggi, dal free jazz al math rock, dai canti popolari al minimalismo verrà realizzata una vera officina musicale, un caravanserraglio nel deserto, una Rayuela le cui singole caselle si uniscono in un unico grande viaggio.

L’obiettivo è quello di invitare la cittadinanza a rivolgere il proprio sguardo sul proprio territorio assumendo un ruolo attivo nella creazione immaginifica di una nuova mappa, rappresentando o riscoprendo luoghi e situazioni familiari attraverso i linguaggi delle arti performative.

Un modo creativo e aggregante di vivere il territorio attraverso l’arte: ai bambini, agli studenti, agli anziani e ai cittadini in generale verranno offerti gli strumenti per rappresentare paesaggi urbani e proporre trasformazioni.

Le Città (In)_Visibili: il concerto scenico

concerto scenico a cura di Tiziano Panici

live music Giovanni Di Giandomenico e Francesco Leineri

Il reading/concerto LE CITTÀ INVISIBILI da Italo Calvino è un esperimento allo stesso tempo letterario, teatrale e musicale: curato e interpretato da Tiziano Panici e sonorizzato dalle musiche -eseguite da vivo- da due artisti giovanissimi eppure già molto attivi nella scena musicale indipendente, Giovanni Di Giandomenico e Francesco Leineri.

Il progetto è nato in occasione della rassegna IL NOSTRO TEMPO. RACCONTI DI UN’EPOCA ATTRAVERSO GLI AUTORI DEL ‘900, realizzato da Argot Studio presso il Museo Napoleonico di Roma sotto la direzione di Katia Caselli, come uno dei 10 appuntamenti proposti per l’iniziativa 7 PICCOLI TESORI (2014) promossa e sostenuta da Zètema Progetto Cultura.

Viene riproposto nella nuova edizione del Roma Fringe Festival (2015) per la sezione dedicata alle eccellenze della scena romana indipendente da Argot Studio, nella cornice naturale dei giardini di Castel Sant’Angelo e nella suggestivo Teatro di Villa Torlonia in occasione dell’evento EPIFANIE_visioni di futuro tra passato e presente (2015).

Tiziano Panici, giovane regista e interprete, nato a Roma nel 1985, sceglie da subito di non intraprendere studi accademici ma di perseguire la sua formazione attraverso l’esperienza diretta sul campo, indagando nuovi percorsi e linguaggi di scena innovativi caratterizzati dall’interazione della voce e del corpo dell’attore con tecnologie digitali, ambienti sensibili e scenografie virtuali, senza mai perdere interesse verso la parola. Dedica molte delle sue prime messe in scena alla nuova drammaturgia italiana e straniera. Dal 2010 è responsabile della direzione artistica del teatro Argot Studio di Roma. Nel 2013, condivide la direzione artistica del progetto Dominio Pubblico

Giovanni Di Giandomenico, pianista-compositore, disobbedisce clamorosamente alla tendenza attuale che conchiude la musica strumentale d’oggi in forme brevi nel tentativo disperato di rincorrere successi pop superficiali. Diplomato in pianoforte e in composizione al Conservatorio di Palermo, a ridosso del recente ingresso del giovane musico ai corsi superiori dell’Accademia di S.Cecilia a Roma. Le sue composizioni sono sorprendenti tentativi di comprendere il presente attraverso la memoria trasfigurata di segni del passato, giganteschi eppure lievi murales disegnati con mano decisa da graffitista nel segno della più squisita, calviniana leggerezza.

Francesco Leineri, compositore, pianista, polistrumentista e performer, si diploma in Composizione presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Oltre ad aver lavorato nell’ambito di musica per il teatro, negli anni consolida anche rapporti con diversi interpreti, coi quali continua a collaborare in formazioni da camera e/o soliste. Molti suoi lavori sono andati in scena ed eseguiti in Italia, Francia, Svizzera, California, Ecuador e altri paesi. L’Orchestrina e la Free Music Factory sono due collettivi di musicisti da lui formati che da qualche anno eseguono sue musiche sotto la sua direzione.  “Se son ciechi fioriranno” (2013) è il suo debutto discografico per pianoforte solo.