Troilo e Cressida

da William Shakespeare
Commedia nera con musica di Stefano Antonelli – Maurizio Panici

regia Maurizio Panici

scene e costumi Tiziano Fario

con Sara Alzetta (Cressida) – Francesco Biscione (Achille) – Simone Colombari (Priamo) – Luana Colussi (Elena) – Fabio Ferri (Patroclo) – Massimiliano Franciosa (Troilo) – Manrico Gammarota (Agamennone) – Patrizio La Bella (Diomede) – Antonio Latella (Aiace) – Edoardo Leo (Ettore) – Giovanna Magliona (Cassandra) – Jerry Mastrodomenico (Enea) – Danilo Nigrelli (Ulisse) – Ivan Polidoro (Paride) – Sandro Querci (Attendente – Servo) – Giancarlo Ratti (Pandaro) – Rolando Ravello (Tersite) – Roberto Tesconi (Nestore)

musiche dal vivo Novalia
direzione artistica della parte musicale Paolo Dossena

E’ una produzione Argot – C.N.I. – Zone Attive 

Shakespeare e Omero, le musiche dei Novalia, un agguerrito gruppo di interpreti, uno sperimentato autore dell’ultima generazione, un regista che crede in un teatro popolare – nel senso in cui lo è sempre stato il teatro classico -, capace di coinvolgere anche il pubblico giovane.
Questo è il Troilo e Cressida, che verrà presentato a Roma, in prima assoluta, sabato 29 maggio alle ore 20.30 al Mattatoio di Testaccio nella giornata inaugurale della IX Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, unica rassegna internazionale sulla produzione artistica e culturale dei giovani.
Come spesso accade in Shakespeare, Troilo e Cressida è un doppio, perché se da un lato racconta la storia d’amore tra il figlio minore del re di Troia e la figlia di Calcante, l’indovino che, avendo previsto la caduta della città, passa dal campo troiano a quello greco, dall’altro conduce un’analisi profonda sul tema della guerra. E la guerra è l’azione essenziale del dramma, sempre presente, come un continuo paesaggio sonoro: se ne avvertono gli echi, i cupi rimbombi di morte nelle minacce che i protagonisti si scambiano, nei duelli, nelle sfide non concluse. E sulla guerra punta decisamente la rilettura del testo condotta da Maurizio Panici e Stefano Antonelli, che rendono contemporaneo il linguaggio, avvicinandolo a quello delle nuove tribù protagoniste dei conflitti di questa fine secolo.
Troilo e Cressida, è un testo corale, una drammatica metafora del nostro mondo, che diviene spettacolo disincantato e crudele, mai estetizzante, sulla guerra, sui conflitti violenti che paradossalmente esplodono proprio mentre si afferma come necessaria una visione multirazziale e pluriculturale della società.
E la musica etnica, aperta a tante contaminazioni, dei Novalia, appare ideale per esprimere in maniera immediata e coinvolgente quest’idea dell’incontro di culture diverse, mentre all’Iliade di Omero – più volte citata e cantata – è affidata la cifra epica di questo racconto in forma di concerto.

Debutti o alcuni dei teatri più importanti delle tournées

ROMA, Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo giugno 1999
ROMA, Teatro Olimpico marzo 2000

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